Officina delle Immagini

The New Woman Behind the Camera

Una mostra fotografica al Metropolitan Museum of Art, presenta il contributo di 120 fotografe provenienti da 20 paesi diversi con 185 fotografie, libri fotografici e riviste illustrate.
Si mette in evidenza il lavoro pionieristico delle donne durante questo periodo, segnato da due guerre mondiali, in una serie di generi che spaziano dalla sperimentazione d'avanguardia e la pratica commerciale dello studio al documentario sociale, fotogiornalismo, etnografia e sport, danza e fotografia di moda dagli anni '20 agli anni '50
Le donne sono state in prima linea nella sperimentazione con la macchina fotografica e hanno prodotto preziose testimonianze visive che riflettono sia le loro esperienze personali che le straordinarie trasformazioni sociali e politiche dell'epoca.
La macchina fotografica è ormai diventata un potente mezzo per affermare la propria autodeterminazione e ridefinire la propria posizione nella società. Scattando ritratti avvincenti, compresi gli autoritratti, con la presenza della propria fotocamera, hanno stabilito il loro ruolo di professioniste e artiste.
Aiutate dai progressi della tecnologia e alla disponibilità di fotocamere più piccole e leggere hanno spinto un certo numero di fotografe a esplorare la città e la diversità dell'esperienza urbana al di fuori dello studio. In questo periodo, molte donne hanno viaggiato per la prima volta e hanno scattato fotografie che documentano le loro esperienze all'estero in Africa, Cina, Afghanistan e altrove.
Questo periodo ha anche dato origine a nuove idee sulla salute e sulla sessualità e al cambiamento degli atteggiamenti nei confronti del movimento e dell'abbigliamento
Approcci formali creativi - come il fotomontaggio, i fotogrammi, il ritaglio non convenzionale e gli angoli di ripresa vertiginosi - arrivarono a definire la fotografia in questo periodo.

In mostra ci sono anche due fotografe italiane: Wanda Wulz, fotografa ritrattista associata, vagamente, al movimento futurista italiano con la sua fotografia più famosa composta stampando due negativi - uno del suo viso, l'altro del gatto di famiglia - su un unico foglio di carta fotografica, evocando con mezzi tecnici la fusione senza soluzione di continuità di identità che si manifestano così senza sforzo nel mondo dei sogni.
Wanda Wulz
Wanda Wulz Io + gatto


La seconda è Tina Modotti, la fotografia esposta è: la macchina da scrivere di Mella, che in quel periodo vive in un clima politico e culturale post-rivoluzionario a contatto con i grandi pittori.

Tina Modotti
Tina Modotti La macchina da scrivere di Mella

La mostra è resa possibile in parte dalla Horace W. Goldsmith Foundation, dalla Daniel and Estrellita Brodsky Foundation e dal National Endowment for the Arts. È organizzato dalla National Gallery of Art, Washington, in associazione con il Metropolitan Museum of Art, New York.

 

 



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