Officina delle Immagini

FRIDA KAHLO, UNA VITA PER IMMAGINI

Guillermo Kahlo, Ritratto di famiglia con Frida Kahlo, Messico 1928,
stampa alla gelatina d’argento vintage


FRIDA KAHLO, Una vita per immagini è la mostra promossa dal Comune di Sansepolcro e organizzata da Civita Mostre e Musei e Diffusione Italia International Group e sarà aperta al pubblico, nel Museo Civico di Sansepolcro.

La mostra fotografica su Frida Kahlo intende rendere omaggio ad una artista, molto amata in tutto il mondo, che incarna uno di quei casi in cui arte e biografia si intersecano inscindibilmente, rendendo unico un personaggio.

Sono 100 fotografie che ci aiutano a capire la vita, la storia.

Le fotografie durante l’infanzia e la giovinezza sono state scattate dal padre Guillhermo Kahlo.

Nel percorso della mostra ci sono esposte immagini di alcuni tra i protagonisti della fotografia mondiale, amici e compagni di vita di Frida Kahlo,
Gisele Freund che accolta nella casa partecipa alla loro vita privata e nella diversità culturale e artistica del paese, scattando centinaia di fotografie, tra le ultime scattate prima della morte di Kahlo, testimoniano in modo toccante la bellezza e il talento di Frida.
Leo Matiz, pittore e gallerista, è considerato uno tra i più fecondi fotografi del novecento, amico di Frida, il suo talento si è manifestato con scatti, misteriosi e profondi
Edward Weston che nel 1923 decide di trasferirsi a Città del Messico in compagnia di Tina Modotti. La capitale messicana è un polo culturale di alto livello e qui Weston conosce artisti del calibro di Diego Rivera, José Orozco, David Siqueiros e Frida Kahlo.
Lola e Manuel Alvarez Bravo, Lola è una delle prime donne fotografe messicane, che documenta la vita quotidiana nel Messico post-rivoluzionario. I coniugi fotografi frequentano gli stessi circoli sociali e condividevano visioni nazionalistiche.
Imoghen Cunningham. Nel 1931, Frida Kahlo, ventiquattrenne, e suo marito Diego Rivera si trasferirono a San Francisco per la commissione di Rivera del murale della Borsa del Pacifico. Durante questo periodo, attraverso amici comuni, Frida è messa in contatto con Imogen Cunningham che ha chiesto di fotografarla.
Nicolas Muray, e Frida Kahlo si incontrarono per caso, grazie all'artista messicano Miguel Covarrubias. E’ il 1923, un'amicizia che dura fino alla morte dell’artista, nel 1954
Lucienne Bloch, è una delle amiche più fedeli e fidate di Frida, colei che le è al fianco quando avrebbe abortito, quando avrebbe perso la madre e quando avrebbe scoperto il tradimento di Diego con la sorella Cristina.

In mostra è esposto anche un gruppo di piccole fotografie molto intime di Frida, scattate in formato polaroid dal gallerista Julien Levy. Comprende anche una documentazione fotografica della sua famosa Casa Azul.

Grazie a questo straordinario album fotografico si ripercorre la sua vita, spesso dolorosa ma sempre appassionata, con gli amori, le sue amicizie e le avventure.

Frida è un personaggio che non lascia indifferenti e che l’immaginario collettivo trova, nelle sue vicende artistiche, ma ancor più nelle sue vicende umane, una forza esistenziale che supera ogni difficoltà e non si arrende di fronte ai fatti, anche tragici della vita.

Tutta la sua opera è una forma di autoanalisi, alla ricerca di una propria identità̀ e di una ragione di vita. Nei suoi autoritratti non teme di mettere a nudo le proprie debolezze e le proprie inquietudini.

Accanto a Frida è spesso ritratto Diego Rivera, il pittore e muralista con cui ha condiviso un rapporto intenso e turbolento gran parte della sua vita. Ma vi appaiono anche altri personaggi come Leon Trotsky , politico rivoluzionario russo esiliato in Messico e lo scrittore André Breton animatore del gruppo del Surrealismo che fonda diverse riviste e ne redige i manifesti. In questa mostra sono esposti alcuni documenti come il catalogo originale della mostra di Frida, organizzata da André Breton a Parigi, il primo “manifesto della pittura rivoluzionaria” firmato da Breton e Rivera.

La visita alla mostra si conclude con un video che raccoglie le poche immagini filmate della grande artista messicana.
Il catalogo, curato da Vincenzo Sanfo è edito da Papiro Art.


Maristella Campolunghi

 

 



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