Officina delle immagini recensione ando gilardi

 

L’arte che nasce dall’arte, che nasce dall’arte che nasce dall’arte

a cura di Marcello Sparaventi

 

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Sabato 27 gennaio 2007 alle 17.30, la Biblioteca Federiciana con il Patrocinio della Fototeca Storica Nazionale di Milano, inaugura alla Saletta Nolfi (Antico Oratorio della  Chiesa di San Pietro in Valle) in via Nolfi a Fano,

la mostra di Ando Gilardi

L’arte che nasce dall’arte, che nasce dall’arte che nasce dall’arte

a cura di Marcello Sparaventi ed allestita da Sandro Rivelli.

Questa mostra singolare è la prima che viene dedicata a Gilardi nelle Marche, e contiene circa cento immagini tratte dal suo laboratorio digitale e affronta gli argomenti più sentiti di un percorso che inizia alla fine degli anni novanta, dopo  cinquant’anni di studio passati a valorizzare la fotografia come documento storico e come mezzo didattico.

A completamento della mostra viene presentato un video che contiene un’intervista di Ando Gilardi che Sparaventi ha realizzato a supporto esplicativo delle immagini.

Gilardi è il pioniere degli studi italiani sulla fotografia e il fondatore negli anni cinquanta della Fototeca Storica Nazionale. Ha lavorato a lungo come giornalista e fotoreporter, con antropologi come De Martino, Seppilli e Carpitella. È stato direttore tecnico di Popular Photography Italiana e tra i fondatori di Photo 13 e Phototeca. Autore di numerosi saggi e articoli. Tra i suoi libri : Wanted! Storia, tecnica ed estetica della fotografia criminale, segnaletica e giudiziaria (Mazzotta, Milano 1978 e Bruno Mondadori, Milano 2003), Storia sociale della fotografia (Feltrinelli, Milano 1976-1981 e Bruno Mondadori, Milano 2000) e Storia della fotografia pornografica (Bruno Mondadori, Milano 2002).

 In un momento in cui la fotografia digitale ha sostituito l’analogico in ogni ambito, una mostra come questa palesemente rivolta verso le elaborazioni digitali, era assolutamente necessaria, anche per il fotografo “curatore” Marcello Sparaventi che utilizza spesso nelle ricerche personali il mezzo analogico.

Le fotografie di Gilardi sono sorprendenti, immagini elaborate e molto belle, che attraversano la storia dell’arte e la riconducono a nuovi orizzonti estetici e politici.

Gilardi stravolge i capolavori dei maestri, viola i codici della prospettiva e della natura, fa di ogni donna una Gioconda coi baffi ed è coinvolgente per  lo stupore ludico del colore improbabile espresso nelle opere.

La Saletta Nolfi  ancora una volta ospita una mostra inconsueta, non commerciale, uno spettacolo di immagini che probabilmente non scorderemo.

Fino a mercoledì 7 febbraio 2007