Ferruccio Ferroni Ferroni a Fano

FERRUCCIO FERRONI 

 Un modo sublime

a cura di Marcello Spaventi

 

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  Sabato 16 giugno 2007 alle 17.30 alla Saletta Nolfi (Antico oratorio della chiesa di San Pietro in Valle in via Nolfi), si inaugura la retrospettiva del fotografo Ferruccio Ferroni dal titolo Un modo sublime. La mostra promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, dalla Biblioteca Federiciana e Museo Civico e con il patrocinio Provincia di Pesaro e Urbini,  è curata da Marcello Spaventi ed allestita da Alessandro Rivelli

Sono state selezionate circa cinquanta immagini realizzate tra il 1949 e il 2005, le quali evocano il precorso espressivo di uno dei più significativi fotografi marchigiani del dopoguerra italiano.Nato nel 1920 a Mercatello sul Metauro nella provincia pesarese, dopo pochi anni si trova a Senigallia dove eserciterà fino al 1992 la professione di avvocato.

Il suo incontro con la fotografia risale al periodo giovanile, quando frequenta la scuola per Ufficiali di Marina e nel 1942 viene trasferito con il grado di Tenente in Grecia.Dopo le dolorose esperienze della guerra e della prigionia in Germania nel 1948 a Senigallia conosce Giuseppe Cavalli, capofila e importante maestro della scuola idealista degli anni cinquanta, che trasmetterà a Ferroni valori tecnici ed formali per acquisire poi il proprio linguaggio.

E’ stato membro del circolo fotografico “La gondola” di Venezia, dove si legherà profondamente con il grande fotografo Paolo Monti. Nel gennaio del 1954 su proposta di Cavalli nasce a Senigallia l’organizzazione fotografica Misa, al quale Ferroni parteciperà in qualità di segretario con gli amici Adriano Malvagia, Silvio Pellegrini e Mario Giacomelli, gruppo che si sioglierà due anni dopo. Anni di grande fermento culturale, dove i circoli amatoriali di fotografia organizzano concorsi e mostre di livello internazionale e Ferroni partecipa attivamente collezionando riconoscimenti in Italia e all’estero (soprattutto in Francia e Germania).

Nel 1999, con il volume fotografico “Immagini inventate” prodotto dal Comune di Fermo e dalla Fondazione Carifermo in collaborazione con l’associazione Circolo di Confusione, ottiene il premio speciale quale miglior libro fotografico 1999 alla biennale “FOTOPADOVA” di Padova.Nel 2004 l’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia pubblica a cura del Prof. Paolo Morello Ferruccio Ferroni Carteggio 1952 – 1959.Nel maggio del 2006 il Comune di Senigallia e il Museo dell’informazione e della fotografia organizzano la retrospettiva Ferroni fotografie 1949 – 2001. Nel 2006 la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche di Torino, conferisce a Ferruccio Ferroni il titolo di Autore dell’anno è pubblica una sua monografia. 

L’immagine del manifesto s’intitola “Ballerini” realizzata a Bocca Trabaria nel 1954, è stata esposta nel 1955 alla Mostra della Subjective Fotografie 2, organizzata dalla Scuola di Stato delle Belle Arti di Saarbrucken diretta da Otto Steinert; poi nel 2005 alla mostra "Anni Cinquanta. La nascita della creatività italiana", sezione fotografia, tenutasi presso il Palazzo Reale di Milano.

La presentazione dell’evento è di Marco Ferri (Direttore della Biblioteca Federiciana) e Massimo Tosello (Docente di fotografia all’Accademica di Belle Arti di Urbino). Il catalogo della mostra è edito daOmnia comunicazione editore.

Durante la mostra verrà proiettata la video-intervista “Ferruccio Ferroni a Fano” di: Fabio Carbonari, Gianluca Vincenzetti, Marcello Sparaventi.

Fino al 30 giugno 2007