Mi
muovo a scatti, schietti, senza ritocco.
Photoshop:
non scocca la scintilla
Piuttosto
chiamo a raccolta iride e pupilla.
Mirino
sfavilla in un prisma rifratto.
Altro
scatto, scaltro: vanitą, sua maestą.
Non
amo la posa, niente lingerie rosa.
Se
devi osare, osa.
Veritą
nuda e cruda trascendi lo sguardo,
troppo
codardo.
Mente
come dardo lo scatto scaglia.
Muraglia
diventi di velo.
Anelo
vederti in quadrimensione.
Pressione
leggera, buon tempo si spera.
Scattando
infinite visioni annullo il reale.
Digitale
veleno, mitridatizza ogni giorno di meno.
Visualizza
la sintesi dal particolare.
Scattare
di dita su vita e natura.
Nessuna
paura o trepida cura,
semmai
nostalgia di camera oscura,
di
carte toccate, di mani bruciate, macchiate.
Da
scatti guidate.
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