Viviana Maxia poesia Caproni

Viviana Maxia

SCATTI

 

             poesia

Mi muovo a scatti, schietti, senza ritocco.

Photoshop: non scocca la scintilla

Piuttosto chiamo a raccolta iride e pupilla.

Mirino sfavilla in un prisma rifratto.

Altro scatto, scaltro: vanitą, sua maestą.

Non amo la posa, niente lingerie rosa.

Se devi osare, osa.

Veritą nuda e cruda trascendi lo sguardo,

troppo codardo.

Mente come dardo lo scatto scaglia.

Muraglia diventi di velo.

Anelo vederti in quadrimensione.

Pressione leggera, buon tempo si spera.

Scattando infinite visioni annullo il reale.

Digitale veleno, mitridatizza ogni giorno di meno.

Visualizza la sintesi dal particolare.

Scattare di dita su vita e natura.

Nessuna paura o trepida cura,

semmai nostalgia di camera oscura,

di carte toccate, di mani bruciate, macchiate.

Da scatti guidate.