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Tina 

Raphael Alberti

 

           poesia

Io già ti conoscevo, Tina Modotti,

il tuo prezioso nome, la tua grazia,

l'esile, dolcissima presenza,

molto prima di vederti, d'incontrarti

 

in una notte di guerra, o la mattino

nel sole madrileno, in quei giorni

che vedevano insorgere il Quinto Reggimento

germoglio di una immensa spiga

che s'apriva sui campi di battaglia.

 

Ti ho visto appena. Ma fu abbastanza

per ricordarti e capire ciò che eri:

l'umano fervore delle tue fotografie

volti malinconici del Messico, paesaggi,

quell'amore negli occhi che fissavano ogni cosa.

 

Tu sei viva fra tutti noi, non è giusto

pensarti estranea a qualsiasi terra,

la tua terra è l'aria che ci dona

la fortunosa luce del tuo esempio.

e' vero. Non sei morta. Tu non dormi

perchè hai colto il fine che speravi.

Dammi la mano, sorella, camminiamo insieme.

Oggi tu stai parlando, qui. Vieni. Ascoltiamo.