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Circe o la Regina dei Caraibi

Claudia Maestri

 

             poesia

Piccola stanza di giocattoli

lembo di terra isolato

                          nella mia infanzia

presso di te ero la padrona

e una discarica di rifiuti

                    appena fuori dalla porta.

Ma le tende svolazzano

e mi compiaccio ancora

con un diadema di stagnola

dentro lo specchio.

 

 

La solitudine si fa toccare.

 

 

Era la regina dei Caraibi

eppure non s'era mai mossa di casa

                        un divano impeccabile

                        e cuscini di pizzo

giorni mondani dai tacchi alti

pomeriggi di uggiose vestaglie

                una solitudine

                                    dal pallore lunare

Nel suo antro

appesa a baci e  balocchi

                                     lontani

dice, parlando di sè,

in terza persona:

                       "E' come la Maga"

ma nello specchio affiora

"Il mio cuore è caldo

              abbastanza per questi mari?"

C'è una storia romantica

                                  sul comodino

e un'abat-jour dalla luce gialla.

"Uhm, che bella atmosfera!"

                              e foto foto di amici

                                               non più amici

salpati

ingabbiati in precisi copioni.