Tempo,
che vai
e
tutto porti via
io
so fermare la mania
tua
di passare e rovinare tutto
e
il nuovo e il bello tramutare in brutto,
ché
gli attimi preziosi io vo strappando
dai
tuoi artigli adunchi come uncini
e
sulla fronte mia ch’è veritiera
testimonianza
rendono al passato.
Tu,
su di me non hai potere
e
chiunque su di me può ritrovare
la
giovinezza sua che gli hai sciupato.
Seguo
al contrario la strada che fai tu,
lascio
ogni traccia, a colori o in bianco e nero,
consolo
chi di sé s’era scordato, o dei suoi cari e,
a
ognun della sua vita rendo conto
narrando
ad ogn’immagine sfiorita
com’era
stata, e come l’hai cambiata.
Mentre,
tu, tempo, passi via,
l’attimo
ti rubo, e lo regalo
a
chi ha di tutto e a chi non tiene niente,
con
generosità se me lo chiede,
perché
son la memoria della gente,
perché
io sono la Fotografia.
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